Come pubblicizzare un salone di parrucchiere

Pubblicizzare un salone di parrucchiere, oggi è diverso rispetto a 10 anni fa. E non solo per l'avvento dei social, ma perché il gioco si è fatto più difficile.

La liberalizzazione delle licenze ha fatto aumentare drasticamente i parrucchieri, danneggiando inevitabilmente la categoria in termini di qualità del servizio. Perché se prima per poter aprire un salone occorrevano anni di esperienza (in teoria anche oggi ma sapere che basta un diploma ha accelerato la cosa), oggi anche un giovane parrucchiere alle prime armi con un diploma di scuola professionale, può subito buttarsi in un'avventura così difficile.

Questo causa inevitabilmente un calo di qualità, e ripensando ai grandi parrucchieri degli anni 80, dove questo mestiere era una vera arte, le cose sono cambiate parecchio.

La prima cosa di cui non si può più fare a meno è mantenere una pubblicità sempre attiva con vari strumenti online, per le strade e nel salone.

Questo in parte è stato capito ed io ne sono contenta e me ne rendo conto quando sento i parrucchieri che ora più o meno si preoccupano di fare delle azioni.

Ma pubblicizzare un salone di parrucchiere oggi, come anche per altre attività non può limitarsi a fare azioni casuali. Le azioni devono legarsi ad una strategia. E la strategia a degli obiettivi. Altrimenti non hanno senso.

Il mio consiglio è avere sempre attive le pubblicità su due fronti:
OBIETTIVO CLIENTI NUOVE (social, sito web e motori di ricerca, scheda google, cartoline in strada, vetrina, card referral, gift card)
OBIETTIVO MANTENIMENTO FIDUCIA PER CLIENTI che già vengono (social, sito web, email marketing, cartoline interne, card fidelity, whatsapp, promozioni mirate, innovazioni costanti in salone e novità)
Sarà necessario predisporre in base alla grandezza ed al budget da dedicare alla pubblicità del salone di parrucchiere minimo 1+1 azione contemporaneamente ogni mese, per i grandi più di una.

Esistono dei modi per migliorare sempre di più il ritorno di ciò che un parrucchiere spende, poiché si presuppone che se spenda 500 euro, ne dovrebbero rientrare da quelle azioni almeno 2000, ma non è sempre così. Infatti a volte consapevolmente si sceglie di investire con un rientro più lento, ma quello richiede un articolo a parte perché può sembrare scomodo e poco intelligente ma in realtà quelle sono le azioni che portano maggiori risultati in un lasso di tempo più lungo.
Quindi iniziare già ad avere questo ordine è un ottimo primo passo per acquisire la sana abitudine di fare pubblicità.
Se hai dubbi o domande, puoi rispondere nei commenti, buon lavoro!
Federica Picchio

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